Lunedì 13 marzo e lunedì 27 marzo Preghiera e Parola: metodo pratico (Ascolta il primo incontro)
Porporano ore 21,00 salone parrocchiale (Ferdinando Bizzarri)
Giovedì 13 aprile e giovedì 20 aprile Il Cantico dei cantici:
Porporano ore 21,00 salone parrocchiale (Luciano Carpi)
Giovedì Santo: Cena del Signore ore 21,00 a Porporano
Venerdì Santo: Celebrazione ore 21,00 a Malandriano
Veglia Pasquale: Veglia Pasquale ore 21,00 a Porporano
Dal 26 al 29 maggio con viaggio in aereo Pellegrinaggio a Lourdes con l'U.N.I.T.A.L.S.I sottosezione di Parma
Scarica la locandina
Domenica 19 Marzo alle ore 21 nella chiesa San Bartolomeo di Mariano si terrà il concerto del Coro Voci di Parma
Musiche di:
F.J. Haydn, Palestrina, Da Viadana, Frank, Dowland, Henry VIII, M. Haydn, Gounod, Hassler, Ugolotti (“Kàire, Kekaritoméne” dal Vangelo di Luca) e la «Missa brevis S.ti Joannis de Deo» di Franz Joseph Haydn (1732-1809) per Solo,Coro ed Organo.
Organista: Christian Pascelupo; Direttore e Voce solista: Daniela Veronesi
L'ingresso è gratuito e l'invito è aperto a tutti.
... Gesù si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?». Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare». Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.
(Gv 11,1-45)
Probabilmente in questi ultimi anni avremo sentito usare la parola “sinodo” o “sinodale” nel linguaggio ecclesiastico ma non sempre ne comprendiamo il significato. È stato Papa Francesco che ha recuperato questa antica parola, ricca di senso e di significato e l’ha consegnata al popolo cristiano come stimolo di maggiore fraternità e provocazione all’ascolto. Gesù alla fine dell’Ultima Cena a pregato così per i suoi Apostoli e per la Chiesa che stava per nascere “che siano una cosa sola Padre, come tu sei in me ed io in te; che siano una cosa sola perché il mondo creda”. Nei secoli la Chiesa è cresciuta e si è diffusa in tutto il mondo accogliendo tutti come fratelli e sorelle pur nella diversità di lingua, razza e tradizioni. Il tempo talvolta ha lasciato che aumentasse un solco di indifferenza ed anche di razzismo tra i diversi popoli della stessa Chiesa. Ecco la grande preoccupazione ed il progetto di Papa Francesco: che i cristiani ritornino ad amarsi e rispettarsi accettando tutte le differenze. Siamo in tempo di Sinodo: dobbiamo diventare tutti costruttori di fraternità e di pace, allora coglieremo nella sua bellezza la Pasqua che viene.
Il pdf del giornalino
Domenica
ore 11,15
Sabato
ore 17,30
Giona e Paolo: viaggio dello spirito e annuncio della parola.
Vai alla pagina
Origini della chiesa ed elenco parroci della Pieve di Porporano
Visualizza